Tower 21.3: progetto DIY di un diffusore da pavimento a due vie

Tower 21.3

Questo progetto nasce da una promessa fatta al mio collega per il suo pensionamento. Negli anni mi aveva visto costruire, per uso personale, diffusori acustici non di mia progettazione. Realizzazioni sempre graziose esteticamente e ben suonanti.

Da appassionato di musica, mi chiese di realizzargli una coppia di casse performanti e con WAF (Wife Acceptance Factor) adeguato.

Il progetto è stato realizzato a quattro mani grazie all’aiuto di Marcello, autocostruttore e progettista di capacità sopraffine, mio amico e mentore. Grazie Marcello!!

Volevo ottenere un diffusore dal suono rilassato, non analitico, adatto ad ogni genere musicale.

Mi piace ogni tipo di musica e, a seconda del momento e dello stato d’animo, scelgo quella che ho più voglia di ascoltare; quella capace, in quel frangente, di far vibrare le corde della mia Anima. Posso passare da un concerto di musica barocca a Master of Puppets dei Metallica all’improvviso, in maniera molto fluida, naturale. Ogni cosa al momento giusto. Le cose belle possono avere le forme più diverse: la musica non si sottrae a questa regola.

Dopo un lungo periodo di riflessione sul tipo di caricamento della gamma bassa, sui trasduttori da utilizzare e sulla realizzazione del filtro crossover, ho fissato la linea da seguire.

Finitura noce per un idoneo abbinamento col resto del mobilio, caricamento in bass reflex, woofer di dimensioni adeguate a riprodurre una gamma bassa potente ed estesa, sistema a due vie per non complicare troppo la rete di crossover, tweeter adeguato a lavorare in sinergia con il woofer e, ultimo ma non ultimo, un costo ragionevole.

La scelta dei trasduttori è stata travagliata. Trattandosi di un due vie, avrei preferito un woofer di diametro non superiore ai 17 cm per evitare di far riprodurre all’altoparlante frequenze troppo alte in gamma media. La voglia però di avere un basso potente, autorevole, capace di spostare tanta aria, mi ha fatto optare per un woofer da 21 cm: il Monacor SPH-210. Questo trasduttore riesce a salire a frequenze fino ai 2300 Hz circa. Certo la presenza di un midrange avrebbe forse garantito maggior delicatezza, dettaglio, pulizia, controllo rispetto al 210, ma i costi sarebbero lievitati assieme alla difficoltà nella realizzazione e messa appunto della rete di filtro.

Scheda tecnica Monacor SPH-210

Mi serviva ora un tweeter con bassa frequenza di risonanza, risposta in frequenza lineare (per avere meno difficoltà nella realizzazione del crossover), potente, sensibile, incrociabile col woofer dai 2100 Hz in su.

La scelta, su consiglio di Marcello che aveva già usato questo altoparlante in diversi suoi progetti, è caduta sul Monacor DT-300, un tweeter potente, con piccolo volume di carico posteriore, cupola da trenta mm, leggero caricamento a tromba.

Scheda tecnica Monacor DT-300

IL MOBILE

Monacor consiglia per il woofer un volume che va:

  • dai 20 litri (Frequency Set: 49.1 Hz -Frequenza limite inferiore a -3db: 52 Hz – Lunghezza Tubi Monacor MBR50: 20 cm ognuno – due per diffusore)
  • ai 35 litri (Frequency Set: 44.9 Hz – Frequenza limite inferiore a -3db: 43 Hz – Lunghezza Tubi Monacor MBR50: 12 cm ognuno – due per diffusore).

Dopo lunga riflessione ho optato per un volume netto di 35 litri, utilizzando due tubi d’accordo sistemati nella parte posteriore del mobile e aventi diametro interno pari a 45 mm e lunghi ognuno 120 mm.

Poliuretano bugnato a celle aperte su tutti i pannelli interni al mobile, tranne che sul frontale.

Questo il disegno del mobile. Truciolare di buona qualità da 18 mm di spessore. Altoparlanti non a filo del pannello. Meglio metterli a filo, ovvio, ma non indispensabile. Anche la presenza della cornice di rifinitura esterna non piacerà ai puristi ed anche io non ne sono entusiasta. Di solito non realizzo neanche le griglie con la tela acustica per non creare ostacoli all’emissione dei trasduttori, ma in questo caso ho utilizzato per motivi esclusivamente estetici e senza pormi troppi dubbi, il listello in noce: non si notano, ad orecchio, effetti di diffrazione ai bordi che possano inficiare la resa sonora.

La parte inferiore del mobile prevede un piccolo volume sigillato e separato (indicato nel disegno con la quota 15.6 cm di altezza) da quello in cui lavora il woofer. È adattissimo a posizionarvi il filtro crossover ed è stato previsto in fase di progetto per alzare la quota del tweeter all’altezza delle orecchie dell’ascoltatore seduto su un divano. Va riempito con cascami di stoffa per scongiurare ogni tipo di risonanza indesiderata.

Tra i trasduttori e il mobile ho posizionato una sottile guarnizione di tenuta.

Il mobile poggia su piedini in gomma o anche sui classici feltrini adesivi, purché non troppo cedevoli.

Il volume interno è rinforzato dal pannellino che separa il volume principale da quello inferiore che contiene il filtro e da un altro pannello, in questo caso forato (vedi disegno), appena sotto al woofer. Il mobile risulta così poco incline a vibrare.

Come dicevo in precedenza, tutte le pareti interne, tranne quella che ospita gli altoparlanti, sono rivestite di poliuretano espanso bugnato spesso 3 cm.

Le casse sono speculari. I tweeter, in ambiente, vanno posizionati verso l’esterno.

Diffusore sinistro – Left Loudspeaker

I tubi di accordo, due per ogni cassa, sono dei tubi da idraulica, tagliati alla giusta lunghezza. Non belli esteticamente come quelli appositamente concepiti per utilizzo in ambito hi-fi, motivo per il quale li ho posizionati nel retro del mobile. Sarebbe stato meglio posizionarli sul frontale, ma in questo caso (WAF, ricordi?) ho dovuto privilegiare l’estetica. Il consiglio, se non avete di queste esigenze, è di sistemarli sul pannello frontale. Doveste decidere per questa ultima soluzione, Monacor consiglia di usare 4 tubi modello Monacor MBR-50 tagliati alla giusta misura, due per ogni diffusore.

Con questo volume di carico le basse frequenze sono davvero di livello importante. Un ambiente d’ascolto come il mio salone, purtroppo dall’acustica non correttissima, può entrare in crisi e sporcare il messaggio sonoro. Prevedere delle spugne da posizionare nei tubi di accordo può giovare. Anche sistemare i diffusori lontano dagli angoli della stanza e ad almeno venti o trenta centimetri dalla parete posteriore, sarebbe cosa buona e giusta. Detto questo si potrebbe optare, in fase di progetto, per un volume intermedio tra i 20 e i 35 litri consigliati da Monacor, per limitare un po’ l’esuberanza in bassa frequenza. Ovvio che poi andrebbe rivista sia la lunghezza dei tubi che il filtro, per ottenere il giusto equilibrio tra le varie gamme in frequenza.

IL CROSSOVER

Su suggerimento di Marcello siamo partiti da una rete di filtro ipoteticamente compatibile con i due trasduttori, con la consapevolezza di doverla modificare anche pesantemente in fase di accordatura e messa a punto. Si era partiti da un taglio di 12 db/oct per il woofer e di 18 db/oct per il tweeter. alla fine il risultato migliore all’ascolto lo abbiamo ottenuto con un 12 db ottava anche sul passa alto. Ho usato induttanze su nucleo Coral che avevo acquistato molti anni fa ed erano lì, in attesa di venire utilizzate. L’induttanza da 1.8 mH ha una R pari a 0.4 ohm, quella da 0.43 mH ha una R pari a 0,14 ohm. Tutti i condensatori sono degli MKT, tranne quello da 47 microF, che è un NP. Le resistenze sono tutte all’ossido di metallo, bassissimo rumore, non induttive, 10Watt.

Non abbiamo effettuato misurazioni di risposta in ambiente, non abbiamo usato simulatori, né software di progettazione. La fase di messa a punto è stata durissima ed effettuata solo ad orecchio, quindi se sei di quelli che hanno bisogno del conforto di grafici e tabelle, puoi tranquillamente abbandonare la lettura in questo momento, altrimenti continua pure a leggere. 😊

Questo è lo schema del filtro cross over

Ovviamente puoi provare a discostarti un po’ dai valori indicati per adattare il suono al tuo ambiente d’ascolto e al tuo gusto. Per me il risultato cui si è giunti con il filtro in figura è davvero molto buono, ma si sa, per l’oste il suo vino è sempre il migliore anche se, vi assicuro, non nel mio caso; sono davvero ipercritico nei miei confronti e se ci fosse stato qualcosa che non mi avesse soddisfatto, avrei trovato una soluzione idonea. Resta inteso che quello ottenuto è il suono che piace a me e che descriverò più sotto. La cosa positiva dell’autocostruzione è che si può intervenire sul progetto per renderlo più adatto alle proprie esigenze, sennò dove sta il divertimento? 😉

IL SUONO

Cosa dire? A me piacciono. L’equilibrio tra le varie gamme è notevole. Il basso è potente ed ottima è la tenuta in potenza del woofer. A volume elevato il mio ambiente entra in crisi, per questo sottolineo la necessità di avere una sala d’ascolto ben progettata per sfruttare appieno le potenzialità delle Tower. Il tweeter è davvero spettacolare. Ad un prezzo onestissimo offre una performance di assoluto rilievo. Le voci femminili sono riprodotte in maniera molto corretta. Anche le maschili, ma con qualche lieve indecisione in gamma media, dovuta al diametro non proprio lillipuziano del Monacor SPH-210. Nulla che possa dar fastidio all’ascolto, ve lo assicuro, ma se proprio devo trovare un difetto ed essere massimamente critico sul lavoro mio e di Marcello, posso evidenziare solo questo.

L’ascolto è sempre rilassato, mai affaticante. Definirei il suono “caldo, morbido”, senza che per questo si avverta un velo in alta frequenza. C’è tutto, Dal basso all’estremo acuto, ma il suono viene posto in maniera gentile, rilassata, educata, mai radiografante e/o affaticante.

Accoppiatele ad un buon amplificatore integrato e fatemi sapere.

LE ELETTRONICHE UTILIZZATE

Io ho utilizzato un economico Madison TA 10-BT. Un cinesino a stato solido con sezione pre a valvole da 20 watt per canale con il quale le Tower vanno piuttosto bene.

Con il Denon PMA-520AE si accoppia bene in ambienti non troppo ampi.

La miglior sinergia l’abbiamo riscontrata con un mio vecchio integrato home theatre, il ben suonante Marantz SR-4200, che si fa preferire rispetto ai concorrenti per il suo stadio alimentazione meglio dimensionato nell’utilizzo, beninteso, in semplice stereofonia.

Controlli di tono durante le prove esclusi o in flat.

Sorgenti: lettore CD Madison, lettore Blue Ray Samsung, PC Acer con Foobar 2000 e l’ottimo DAC USB HiFimeDIY Sabre UAE23 96/24 ES9023

No Mp3 o files compressi con perdita di dati

L’EFFICIENZA

L’efficienza è ottima. Le Tower 21.3 (la sigla si ispira al diametro in cm dei due trasduttori) si trovano a loro agio con qualsiasi elettronica. Certo, integrati di buona qualità e con capacità di pilotaggio importante assicurano senza dubbio un miglior controllo soprattutto della gamma bassa.

CONCLUSIONI

Mi sembra di aver detto tutto. Se hai dubbi o domande chiedi pure. Se ti venisse in mente di realizzarle, spero non rimarrai deluso. Ho cercato di raccontare il progetto con la massima onestà. C’è di meglio? Certo, ci mancherebbe! Ci sono diffusori più raffinati? Certo, ovvio. Il punto forte di queste Tower è che con una cifra ragionevole potrai ascoltare con estrema soddisfazione i generi musicali più disparati. Va bene tutto, purché si tratti di buone registrazioni.

Spero di non averti annoiato, mi rendo conto di aver scritto davvero troppo.

Un grandissimo ringraziamento a Marcello, mio Amico, Maestro e compagno di tante discussioni sull’alta fedeltà e progetti di autocostruzione. Senza di lui non sarei riuscito a progettare questi diffusori. Lo ringrazio per la sua pazienza nell’aiutarmi nella progettazione di un diffusore bass reflex, sistema di caricamento che lui odia in quanto lo ritiene un sistema poco fedele all’evento originale. Un giorno, chissà, mi convertirò alla tua amata sospensione pneumatica….ma non troppo presto, credo! 😉

A te grazie per aver letto sin qui. Qualsiasi feedback sarà gradito. Il progetto è riproducibile e modificabile a tuo piacimento per il solo uso personale. Se le realizzerai, fammi sapere come vanno. Spero che non rimarrai deluso.

Ci tengo a specificare che non faccio pubblicità a nessuna azienda. Gli altoparlanti e i componenti del filtro sono stati da me regolarmente acquistati senza sconti o promozioni.

Buona lavoro e buona Musica! 

Qui sotto una breve galleria fotografica.